Come sponsor del Salone d’Impresa siamo spesso impegnati in prima persona nei numerosi eventi organizzati, come quello avvenuto lo scorso 13 ottobre in Colorificio San Marco dal titolo “Il Capitalismo Familiare 4.0 e l’Apertura ai Manager. Metodologie di Approccio, Opportunità ed Esperienze” che ha visto tra i moderatori Anna Guerra, Project Manager Sinedi.
L’evento è stato il primo della sesta edizione di “Rimettere le scarpe ai sogni” la serie di incontri ospitata all’interno delle aziende del territorio con lo scopo di aiutare gli imprenditori a cogliere le nuove opportunità e capire come si può cambiare migliorare e innovare.
Durante la prima tavola rotonda, moderata da Ferdinando Azzariti, presidente del Salone d’Impresa, sono intervenuti Maria Elena Bortolomiol, Presidente di Bortolomio SpA, Pietro Geremia, Vice President Marketing and Sales di Colorificio San Marco SpA, e Andrea Tomat, Presidente di Lotto Sport Italia.
I protagonisti hanno portato le loro esperienze di gestione legate a processi di passaggio generazionale e di inserimento di figure esterne in ruoli chiave del business: in particolare Pietro Geramia ha illustrato il percorso che ha portato Colorificio San Marco a includere nel proprio CDA professionisti esterni tra cui manager e Docenti Universitari e ad assumere 5 nuovi manager. Queste attività hanno contribuito in maniera determinante ad accrescere il know-how interno, supportare la crescita a creare la giusta discontinuità per innovare pur mantenendo intatti i valori aziendali.
Nella seconda tavola rotonda condotta da Anna Guerra, Project Manager di Sinedi, si è vista la partecipazione di Cristina Ceccato, CFO di RCH Group, Gian Paolo Fedrigo, Amministratore Delegato di COVEME SpA, Vito Rotondi, Amministratore Delegato di MEP SpA, e Alessandro Trivillin, Amministratore Delegato di ABS SpA
La necessità di un rapporto simbiotico e di coabitazione tra imprenditori e manager è stato il centro della discussione: soprattutto per i manager è importante la determinazione nel raggiungimento degli obiettivi e la capacità di modificare la rotta intrapresa nel caso non risulti efficiente secondo quanto accordato con la direzione dell’impresa, con la quale è fondamentale lavorare in team.
Esempio interessante è quello esposto da Alessandro Trivillin al quale era stata inizialmente affidata la completa gestione manageriale e di una delle divisioni del gruppo: grazie agli importanti risultati ottenuti gli è stato chiesto di applicare la stessa gestione anche a tutte le altre aree aziendali.
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