Big Data: serve strategia per guidare la Business Strategy

Team Sinedi

Ogni giorno qualsiasi azienda produce, e raccoglie grazie alle proprie attività, migliaia se non addirittura milioni di dati molto diversi tra loro.

Le fonti da cui le aziende raccolgono questi dati sono molteplici: dai sensori delle linee produttive alle interazione sui social network, dall’analisi delle vendite alle previsioni finanziarie o anche metereologiche.

Questi dati, i famosi Big Data, sono un potenziale informativo enorme che può aiutare le imprese a conoscere meglio sé stesse e il mercato in cui si trovano a competere, con la possibilità di poter trovare le migliori strategie di business per raggiungere gli obiettivi aziendali grazie ad attente analisi di questo patrimonio di informazioni.

Per gestire correttamente questi dati e utilizzarli al meglio e generare nuovo valore per le imprese, è però necessario che alla base vi sia una conoscenza approfondita degli stessi dati e che vi sia anche un corretto piano strategico di gestione e di analisi.

Per arrivare ad essere una vera Data Driven Enterprise - ovvero un’impresa che definisce la propria strategia e il proprio piano d’azione in tutti i processi aziendali basandosi sui dati - è necessario che l’azienda intraprenda un percorso di maturazione complessiva definito secondo una strategia che tenga in considerazione non solamente aspetti tecnologici di raccolta e gestione dei dati ma anche variabili di business e organizzative.

Per guidare le imprese a diventare Big Data Driven, l’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence del Politecnico di Milano - a seguito di una ricerca condotta nel 2016 - ha definito un modello denominato Big Data Journey. Questo modello identifica quattro dimensioni di analisi per classificare il livello di maturità delle imprese su questo ambito e la prima dimensione è proprio la strategia, seguita dalla gestione dei dati, dalle competenze e governance e dalla tecnologia, ciascuna delle quali è composta da 5 step di “evoluzione”.

Con la dimensione strategica, il team di ricerca ha voluto descrivere i diversi livelli di approccio dell’organizzazione alla gestione degli Analytics nel medio-lungo periodo: da impresa tradizionale fino ad impresa che fonde la strategia Big Data con quella aziendale complessiva.

Di seguito gli step evolutivi:

  • Traditional, la gestione del patrimonio informativo aziendale è di tipo tradizionale, orientata all’analisi dei dati storici in modo descrittivo. Le opportunità offerta dai Big Data Analytics non sono ancora comprese fino in fondo e non esiste un piano condiviso e definito;
  • Bottom-up, l’approccio alla gestione della conoscenza aziendale è ancora di tipo tradizionale e demandato alle singole linee di business; esistono tuttavia approcci virtuosi, guidati dalle esigenze verticali di alcune funzioni aziendale che hanno compreso i benefici derivanti dai Big Data;
  • Tactical, le opportunità dei Big Data Analytics sono note a  livello di Top Management ed esiste un piano annuale in cui sono definite linee guida e priorità sulla base di esigenze prevalentemente contingenti;
  • Planned, esiste un piano pluriennale per la gestione dei Big Data con un budget allocato. Esiste una roadmap di evoluzione in termini di investimenti tecnologici e progetti prioritari. Vi sono KPI condivisi e inseriti nella strategia aziendale complessiva;
  • Big Data First, i Big Data fanno parte della strategia complessiva dell’azienda, esiste un piano pluriennale e sono considerati fonte di vantaggio competitivo. Parte dell’offerta di prodotti e servizi dell’impresa è legata all’utilizzo massimo di dati provenienti da fonti eterogenee, interne ed esterne all’azienda.

Lo stesso studio dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, inoltre, rivela che solamente l’8% delle imprese coinvolte nello studio mostra livelli di maturità e ben il 23% è ancora all’inizio del percorso in una situazione di Traditional Enterprise. Il restante 66% delle organizzazioni indagate si colloca in una situazione intermedia di maturità che privilegia alcune dimensioni rispetto ad altre, secondo logiche legate alla storia aziendale o alle priorità di intervento individuate.

Per identificare una giusta strategia partendo dagli insights forniti dai Big Data, è quindi fondamentale definire un modello di business che sia in grado di gestire al meglio questa enorme mole di dati non solo dal punto di vista tecnologico, ma prima di tutto dal lato business e di management: un percorso ancora lungo per molte aziende ma che, se compiuto nel modo corretto, può portare a risultati importanti.

Ogni giorno aiutiamo le imprese a trovare la giusta strada per implementare la migliore business strategy per raggiungere il successo: contattaci per richiedere una nostra consulenza!

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